mercoledì 15 ottobre 2008

Ti amo campionato ( "perchè non sei falsatooo, nonono non sei falsatoooo...)

Gente, ho un importante messaggio da pubblicare: STA PER INIZIARE IL CAMPIONATO 2008/2009 DI CALCIO A 5.
Va beh, forse non è poi così importante come notizia ... Ad ogni modo io e la mia squadra, i BIDONI ... Ehm, volevo dire, I BOTTONI DI BOTTEGA (ma chi è che li decide i nomi, ogni anno fanno sempre più cagare) ci apprestiamo a cominciare un nuovo campionato di vittorie e grandi giocate.
Tradotto, ci impegneremo a non ricevere il quasi già assegnato cucchiaio di legno. Vi invito tutti a partecipare e a farvi delle grosse e grasse risate.
Per tutte le infotmazioni cliccate su Playground
Ciao.

lunedì 29 settembre 2008

Si ritorna al lavoro

"Inevitabile!" (Agente Smith a Neo in "The Matrix Revolutions")

O, in questo caso, ritornare sui libri e all'università. In fondo, non è stato poi così traumatico questo primo giorno del 2° anno: ho rivisto un bel po' di persone e la mattinata non è stata pesantissima.
Certo, stare a sentire 2 ore di biochimica è appassionante come 16 ore passate a leggere in una cella d'isolamnto un trattato sulla storia degli zucchini . . . Va beh, fortuna che anatomia è filata abbastanza scorrevolmente (d'altronde già sapevo qualche cosa e poi l'argomento mi interessava molto).
Il posto è cambiato: siamo finiti dal Cubo al dipartimento di anatomia. Come dire, siamo passati da un edificio tattico (perchè a due passi c'era il Qbar) e conforevole (i posti alla fine si trovavano sempre) a uno spigoloso baraccone.
Lo ammetto, tendo spesso a lamentarmi anche di cazzate, ma non prendetemi tanto sul serio, le butto lì tanto per ridere. Comunque il Cubo era un po' meglio, se non altro per l'ampiezza dell'aula e per i posti (va beh, tanto non dobbiamo viverci).
D'altro canto non è che possa lamentarmi + di tanto, visto che le vacanze a Lido di Camaiore e a Rimini sono andate veramente bene, mi sono divertito un sacco.
Ora però devo staccare: comincia infatti un nuovo periodo di appunti, schemi, alzate all'alba e robe varie e io, dopotutto, sentivo il bisogno di rimettermi in gioco.
A piccole dosi, però.

P.S. Un piccolo omaggio ai miei colleghi pianisti

giovedì 25 settembre 2008

Compito 9

Alla fine vediamo di tirare le somme su quest'idea del blog (che io ho portato avanti mettendoci un moderato impegno, lo ammetto).
Vi dirò, mi sono abbastanza divertito a fare 'sto blog (e credo che non finirò qui, nel senso che proverò ad aggiornarlo volta volta) e ritengo l'idea molto interessante per diverse ragioni: un lavoro senza pressioni eccessive; l'opportunità di condividere idee, messaggi, opinioni; la possibilità di conoscere nuove persone; una nuova visione del computer; l'invito a riflettere su questioni importanti; una nuova esperienza effettuata.
Messa così sembra un plebiscito, ed effettivamente, nonostante la mia appena appena velata (cummè no!?) tenfdenza alla critica, lo è: infatti non mi vengono in mente ora come ora idee per migliorare questo progetto.
Un appunto però lo voglio fare. Io, infatti, ho sempre visto il blog come una sorta di diario virtuale (poi, a pensarci bene, tanto diario non è, visto che chiunque può entrarvi), di mondo proprio in cui ci si può tranquillamente sfogare e liberamente "vomitare" quello che abbiamo dentro. Ecco, il mio timore è che si rischi di limitare tutto ciò attraverso tutti i compiti.
Mi spiego: non è che i compiti siano impegnativi, anzi, ma penso sia meglio valutare il blog per forma e contenuti espressi oltre i compiti da fare. Altrimenti, uno potrebbe semplicemente fare i compiti e basta, senza + curare il suo blog.
Per me il blog, infatti, è un riflesso di noi stessi, della propria personalità, e con i compiti si avrebbe solo una parvenza offuscata della nostra immagine.
Con questo non voglio dire di abolire i compiti da fare nel blog, ma solo di diminuirne alcuni + superflui, lasciando maggiore attenzione agli elementi del blog + spontanei e sinceri.

mercoledì 24 settembre 2008

Compito 8

Ho letto il testo dell'intervento " I have a dream" (seppur con molto ritardo, lo riconosco) e l'ho ritenuto molto interessante.
Come dire, è sempre stato uno degli argomenti più toccati dai ragazzi: quante volte infatti si è sentito parlare bene di un insegnante e male di un altro?
Ma su che basiamo i nostri giudizi? E sono attendibili?
Quello che cerco di dire è che un maestro come quello descritto dal dott. Benedetto de Bernard, ovvero una sorta di Robin Williams ne "L'attimo fuggente", può essere davvero la risposta che gli studenti cercano?
Beh, io ritengo di sì, poichè l'apprendimento di una materia di studio risulta più semplice (e se vogliamo anche divertente) se illustrata con entusiasmo e passione, quei sentimenti con cui ognuno dovrebbe affrontare qualsiaisi cosa.
Il punto è che una figura del genere, quasi una sorta di Messia dei docenti, rasenta l'immagine della Chimera: è rarissima.
Vuoi per la concentrazione spasmodica ed eccessiva per il profitto economico finale, vuoi perchè il mondo intorno a te si muove ad una velocità per cui è già di per sè difficile restargli attaccato al culo, vuoi per il sadico piacere di poter disporre di qualcuno sfruttando il proprio, anche se effimero, potere . . . Alla fine i maestri che promuovono la cosiddetta "emotioned intelligence" sono veramente pochi.
Ma questo discorso è valido anche per gli studenti. Per carità, i giovani sono straordinarie creature, come dice il de Bernard, ma siamo sicuri che siano tutti desiderosi di meritarsi o comunque di volere un insegnamento del genere?
Forse è anche per questo che i docenti "illuminati" sono rari come le mosche bianche (o come gli idrulici, fate un pò voi. Altri luoghi comuni o mezze verità non me ne sono venute in mente, eh eh eh): perchè non si sentono gratificati o sanno già che pochi allievi li seguirebbero nella giusta maniera.
Alla fine è tutto un problema di volontà e di scelta, come sempre: o remi contro un fiume in piena che è la mentalità circostante o ti adegui a tutto ciò, magari perdendo anche parte della tua individualità.

mercoledì 16 aprile 2008

Compito 6

E' una settimana circa da quando c'è stato il seminario dell'8 aprile e devo dire che ho avuto l'opportunità di riflettere su ciò che è sucesso. Anche perchè lì per lì non sapevo cosa pensare: dico, uno si aspettava il super pizzosissimo seminario sul copyright e ti ritrovi di fronte dei ragazzi travestiti da pagliacci che ti fanno un buffissimo spettacolo: immaginatevi, infatti, che all'improvviso uno di loro si accasci morente al suolo e che tutti quegli altri, nella veste di dottori, comincino a tirar fuori un sacco di diagnosi mentre quell'altro rantola stramazzante al suolo con alla fine un cartello che diceva "Nonostante i medici, sono ancora vivo". Beh, complimenti, questa non me l'aspettavo proprio, siete riusciti davvero a farmi pensare al fatto che un medico non è solo ossa, nervi e nozioni varie, ma che è (o meglio dovrebbe essere) qualcosa di +. Vi dirò, io non è che sia un tipo che si entusiasmi facilmente, della serie "quello che raramente partecipa con entusiasmo a un progetto". Ho sempre ritenuto infatti che uno si distingue in base a quanta roba sa, seguendo quindi un punto di vista esclusivamente culturale, senza curarmi di ulteriori aspetti extra. "Mantenersi distaccato e imperturbabile" pensavo "è una delle capacità fondamentali di un buon medico" (soprattutto per me che vorrei provare a fare il chirurgo, ma per quello c'è tempo). Certo, ci vuole anche quello, ma come tutte le cose non deve sfociare nell'eccesso. Perchè se questa aridità manifesta dovesse penetrare anche nella propria anima (mammia mia, come sono poetico) allora si diventerebbe apatici e privi di qualunque emozione ... non saremmo più esseri umani, insomma.
Eppoi (ho la licenza poetica, posso scrivere come mi pare) non so quanto uno possa restare impassibile di fronte a certe situazioni: per dire, tempo fa ho avuto un incidente in macchina (mezzo ribaltato dal mi' lato) e mi sono lacerato il dorso della mano, usciva sangue che non vi dico, eppure non mi impressionava poi più di tanto (ero molto + preoccupato per la macchina semisfasciata e per come sarei dovuto uscire). Sta di fatto che, dopo la meritata dose di "sei un coglione, hai fatto una cazzata disumana, da irresponsabile" , alcuni miei amici mi hanno detto che in quella situazione sarebbero svenuti o cosa e che ero davvero nato per fare il medico.
Mah, può anche darsi, però non saprei proprio cosa pensare se mi trovassi davanti dei casi clinici tremendi a persone già disperate di conto loro.
Per questo quello che hanno fatto e che fanno tuttora i ragazzi del progetto "M'illumino d'immenso" (sì, i Patch Adams dello spettacolo) è qualcosa da ammirare e da imitare: portare infatti il buonumore negli ospedali può essere apparentemente inutile, ma in realtà la cosa veramente inutile è stare a non fare niente, a non lasciarsi coinvolgere ogni tanto da una cosa così pura e speciale e nel complesso semplice e spontanea. Perchè le persone in difficoltà hanno bisogno di tutto l'aiuto possibile.
Io, che posso dire, ancora non mi sento prontissimo a partecipare direttamente a quest'iniziativa, ma se non altro quei ragazzi sono riusciti a farmi uscire da questo mia barriera di scetticismo, questo mio alone di aridità apatica (senti lì, senti lììì). E, conoscendomi, direi che non hanno fatto poco.

mercoledì 2 aprile 2008

Ricerca bibliografica

Tempo fa avevo letto su un giornale come la chirurgia possa intervenire per contrastare il diabete mellito (tipo 2) e poi non ho più saputo nulla. Ora scopro che devo fare una ricerca con PubMed,. Ehi, vuoi vedere che...
Ebbene sì, mi documenterò su PubMed su questa cosa (eh, eh, eh, che genio sono).
AAAAAAARRRGGGH E' TUTTO IN INGLESEEEEE e io NON ho voglia di tradurre tutto. Fortunatamente ho visto che c'è un tutorial in italiano, quindi sono a posto.
Letto tutto, ho cominciato a "searchare" con "Surgery and diabetes": 37227 fonti, oddio non ci siamo. Mettiamo qualche limite (tipo Languages italiano e inglese; Humans) e aggiungo "technical", ordinando cronologicamente segnando PubDate. Risultati: 346, buono ma si può fare di meglio. Intanto questo è il + recente sull'argomento e fornisce una stima generale. Limitiamoci agli articoli pubblicati negli anni 2007-2008 e trovo 43 articoli. Dopo un'accurata cernita ho scelto questo del febbraio 2007 e questo dello stesso periodo, ma un anno dopo per cercare di confrontarli un minimo. Ho scoperto che la chirurgia è una via praticabile per risolvere problemi di diabete, ma comporta sempre una percentuale di rischio da non trascurare.

Parole: 11000000

A rieccomi

E' un po' che non mi facevo vivo, troppo forse, quindi per farmi perdonare vedrò in seguito di inserire una sorpresa nel blog. Per il resto, non c'è nulla da dire: una Pasqua tranquilla al mare con nonni e parenti vari più amici del bagno (non vedo l'ora sia estate) con purtroppo un tempo di m...a a rovinare il tutto e un primo d'aprile passato al sit-in a protestare strenuamente con pale, torce e forconi davanti alla presidenza (tradotto, stare lì a cazzeggiare per due ore circa) con tanto di scherzo al Borchi splendidamente riuscito (zaino nascosto dietro pianta davanti presidenza, eh eh eh. Via anche il primo d'aprile l'è passato). Il tutto studicchiando "da qua a là" (vediamo se vi ricorda qualcuno) anatomia (che vabbè lo fo il 7 maggio e c'è un mese e passa di tempo, però..) e istologia (con tanti saluti per ora a biochimica. A proposito, oggi c'è stata una nuova al posto del Camici che andava come un treno a dire questo e quello sull'emoglobina e la mioglobina e non ha ancora finito. GWAAAAAAAHHH)
Ed ora eccomi qua sul mi' blog. A dire il vero ora non mi viene nulla da dire, magari qualcosa mi verrà dopo insieme alla sorpresa di cui vi parlavo (però non vi so dire se la metto oggi o no. Figuriamoci, non riesco ancora a mettere una mia foto perchè il computer a casa e lento quanto un cucco e qui a Firenze mi dimentico sempre di portarmi con me un disco con quello che mi serve. Che ci volete fa' sono un ciabattone)

P.S. Per i tifosi viola, è un mese che la Fiore ha vinto a Torino contro i gobbi. Ho pensato di commemorare la cosa con l'inaugurazione della rubrica "L'angolo dei viola". Dateci un'occhiata e divertitevi.